Rassegna

Qualcuno chiama questi piccoli lavori "saggi di fine anno", ma nella maggior parte dei casi sono vere e proprie opere che del saggio hanno solo l'unicità di quel gesto che nulla ha a che fare con la bravura individuale, coloro che nell'insegnamento frontale hanno meno chance, tra l'entusiasmo e lo stupore degli stessi insegnanti, trovano spazio e, il più delle volte, fanno pace con se stessi e con il gruppo.  

Dato che Theatraki opera indifferentemente in tutte le scuole, vediamo spettacoli in tedesco di ragazzi di lingua italiana e in italiano di ragazzi di lingua tedesca. Alcuni vengono proposti in due lingue se non in tre. Questa pratica è diventata ormai consuetudine per noi ma, al di là dell'importanza e dell'interesse che suscitano queste pratiche, rimaniamo comunque convinti che recitare nella propria madrelingua sia fonte di grandi soddisfazioni in un'epoca in cui saper parlare bene e a voce alta può essere un bene prezioso che dà coraggio e sicurezza. Per questo motivo, quando scegliamo i testi, cerchiamo di confrontarci con autori importanti, sia per ragazzi che per adulti. 

Le lingue con cui oggi ci troviamo a confronto non sono più solo due o tre, ma molte di più. Una grandissima attenzione la rivolgiamo quindi all'integrazione e, in questi anni, abbiamo visto crescere la partecipazione di tutti quei bambini - e delle loro famiglie - che, per provenienza e abitudine, fino a qualche anno fa, percepivano il teatro come un pericolo o una perdita di tempo. Vediamo dunque ragazzi e ragazze che con gioia recuperano il loro patrimonio culturale per metterlo al servizio dello spettacolo e del gruppo.